martedì 22 settembre 2009

SINISTRA E RAPPRESENTANZA.


Il problema vero della sinistra è il perdurare di ceti politici che continuano a riciclarsi costantemente in partitini, coalizioni, accordi di cartello. Rifondazione è avvitata su se stessa, incapace di attrarre quei settori di società che intende rappresentare.

Sinistra e Libertà non andrà mai oltre una somma di politici di ceto, pur con tute le più buone intenzioni. Le ultime elezioni hanno confermato le politiche che hanno portato al governo le destre: una caduta di credibilità della nuova sinistra, persino nel suo elettorato naturale. È un problema di metodo, retaggio dell’antico rapporto partito/masse, nella variante “dittatura del partito”, antico male dei partiti comunisti e del PCI in fattispecie.

Solo che oggi al posto del partito, c’è il ceto. Dal problema di metodo discende il problema di merito. Un ceto politico residuale non ha alcun interesse a interrogarsi sulla storia della sinistra, per il semplice fatto che dovrebbe mettere in discussione se stesso in quanto tale. Con PD privo di identità forte (nato così), in balia di corporzioni e potentati economici e finanziari, culturalmente subalterno al pensiero debole e a pensiero unico globaista, con una galassia di partitini più o meno ortodossi che non contano nulla (rifondazione in primis) nello scenario politico e sociale, oggi c’è una parte di società che ha più rappresentanza. Ma peggio: che non può neppure rappresentare se stessa. Almeno in apparenza. Perché alla fine della fiera, di fronte a una stagione di conflittualità diffusa che la crisi economica presagisce, questa rappresentanza politica nascerà dalle lotte sociali stesse. Un convitato di pietra destinato a scombinare tutti i giochi. Se ne vedranno delle belle. Si vedrà che metodo e merito, soggettività politica e agenti sociali del conflitto sono del tutto complementari. Esattamente come il fine e il mezzo sono la stessa cosa. Al di là di tutte le realpolitik, oggi d’accatto, che si manifestano in un campo politico sempre più ristretto e supino all’agenda dei padroni del vapore.

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