venerdì 24 settembre 2010

NON CI VUOLE MOLTO A CAPIRLO...


Saremo utopisti? Ma questo sistema è in crisi e continua a produrre disoccupati, precari, distruzione di posti di lavoro, distruzione ambientale, servizi sempre più tagliati e di merda e, dall'altra, sempre più ricchezza nei forzieri delle banche, dei signori della borsa, mentre crescono in tutti i paesi debiti pubblici spaventosi, con una ripartizione iniqua quanto oscena degli oneri.
Saremo utopisti? Ma voi cosa siete, se pensate di risollevare le sorti di questo sistema, risolvere i problemi di sopravvivenza di decine di milioni di persone con del maquillage, spostando qualche omino, qualche soldo, rimaneggiando una finanziaria, di solito senza pestare i maroni a qualche lobby o gruppo di potere, o categoria professionale o sociale, senza toccare interessi forti?
Io dico: gli utopisti siete voi. Nella migliore delle ipotesi. Perché la mia idea è che tutto sommato, l'andazzo vi va bene così. Se siete di centro-sinistra, con qualche buona parola retorica o qualche timida miglioria.
Ci facciamo brodo di guano con le vostre visioni, con le vostre promesse.

In realtà il punto è che il potere decisionale, la ricchezza sociale, le risorse devono passare da un grumo di consorterie che rappresentano una cancrena, anche le più debenedettiane, a una reale democrazia di popolo. A un sistema che parte dal bene comune. Il lato peggiore della vostra democrazia, che avete svuotato di essenza sociale come un sepolcro imbiancato, è che ce la spacciate come democrazia. Nulla di più lontano. O quasi, se guardiamo ai regimi militari.
Va creato un sistema nuovo, di cui voi non potete far parte. La storia dei partiti della prima Repubblica è finita, voi siete finiti. E lo sapete. Anche se ve la cantate e ce la cantate.
Potrete anche giudicare un fumogeno come atto di prevaricazione, di negazione di libertà di parola, quando tutti i santi giorni siete presenti nei media che vi coccolano. Ma lo potete esattamente fare come protestavano i nobili agli albori della rivoluzione francese, prima di porgere il collo s'il vous plâit. Voi siete la negazione stessa del concetto di citoyen. Vivete di privilegi e fate vivere di privilegi la vostra corte dei miracoli, i parenti, come i cognomi ricorrenti in RAI, nello spettacolo, nell'editoria, nello stato, nelle pubbliche amministrazioni. Fate parte della cancrena. Siete parte di un sistema corrotto e corruttore.

Per questo, non ci vuole molto a capirlo, che deve finire l'era del capitale finanziario, che le banche vanno svuotate per distribuire risorse, energie, a tutti gli strati della società, per far ripartire l'economia reale, sotto stretto controllo della comunità, di un vero sistema democratico. Guarda caso sto parlando di socialismo democratico, in una situazione di emergenza, che esautora banchieri, grande industria, che mette sotto il controllo di consigli popolari i gangli vitali dell'economia e che regolamenta il resto per evitare speculazioni e grandi profitti privati.
Per questo, non ci vuole molto a capirlo, che, di conseguenza, deve finire la vostra era, con i tentativi patetici di controllare pezzi di finanza, con i quattrini di cooperative che della loro mission d'un tempo hanno solo il nome, con la lottizzazione partitica rigorosa, con i comitati d'affari amici, con i sindaci cattolico-puttanieri che pagano consulenze alle loro busone, o i faccendieri dalemiani che fanno affari con la sanità e si scopano le escort esattamente come il cavaliere nano.
Per questo ritengo attuale il socialismo e non sono utopista. Sono realista, molto realista.

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