domenica 25 ottobre 2009

UBU RE


Il presidente della Regione Lazio che va con i trans: questo è il livello della politica italiana oggi. Giochi sporchi, servizi segreti, foto compromettenti da Berlusconi a Vieri. E la prouderie del popolino è direttamente relativa alla redemption di consensi che l'uno o l'altro carrozzone politico o cordata possono ottenere. Tutto ovviamente deve essere al centro dei riflettori, r-i-g-o-r-o-s-a-m-e-n-t-e. Programmi politici? Grandi questioni ideologiche? Forze politiche di massa? Tutto nel cesso. La gestione Veltroni ha dato il colpo di grazia... a noi, per parafrasare l'ultima sua minchiata letteraria. Dall'altra parte il partito del padrone, il partito azienda, che scricchiola, tra colpi bassi carsici. Chi prenderà il posto del grande puttaniere?
Questa è la politica italiana oggi. Intanto però, la politica, quella vera, segna centomila lavoratori a Roma con i cobas e le rdb. E il PD non ne parla. Non gli interessa, non è dentro i riflettori del cavaliere o di Rai 3. La politica italiana oggi sono i panini del Tg1, la sfilata di morti, tutti rigorosamente in fila in base alla forza d'appartenenza nei servizi tg. Quattro parole che non vogliono dire nulla, con metafore per bambini deficienti e sorrisini compiaciuti come a segnalare al giornalista tappeto "questa è quella buona".
La politica del PD in particolare, è Ubu Re di Jarry, che prende il potere e uccide in modo insensato tutti i nobili e dignitari che lo avevano aiutato. Se posso usare una metafora anch'io. Un forza che da primo partito d'opposizione, consegnato dai padri (non mi interessa qui discutere della "bontà politica" di Togliatti) viene buttata nel cesso. Nel cesso. Viene prima presa in mano da personaggi spregiudicati come D'Alema, Fassino, Bersani e completamente svilita nei suoi ideali portanti. Ovviamente dopo un lungo tirocinio di fedeltà cieca al sistema di potere, sin dagli anni '70, e di attacco a ogni forma di opposizione.
Se guardiamo indietro il cammino indecente di questi signori, non poteva essere che così.

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