sabato 19 dicembre 2009

UN AMOREVOLE REGIME CHE PRODUCE TARGET



E tutto d'un tratto diventano tutti amorevoli. Il governo amorevole, si arroga però il diritto di seminare odio e veleno contro chi dice la verità: che Forza Italia è nata con i soldi e gli uomini della mafia, che Berlusconi va processato come qualsiasi cittadino italiano. L'opposizione amorevole, e paracula, ci tiene a prendere le distanze con "chi fomenta l'odio", a fare dei distinguo con l'opposizione dei "cattivi" (adesso non hanno più il movimento degli anni '70, ma lo schemino del cazzo è uguale). E tutti insieme appassionatamente, questi signori si amano e si autoalimentano, si puntellano a vicenda mentre il paese va a rotoli. E le dichiarazioni di Bersani e compari sulla priorità del lavoro non servono a nulla, non si tradurrano in politica. Perché? E' molto semplice: perché la "politica amorevole", il loro cosiddetto dibattito civile, non è una questione di forma. E' una questione di sostanza. E che sostanza. E' la rappresentazione più schifosa di un teatrino dei pupi che serve solo a mantenere lo status quo. Dietro i politici di regime, ci sono i comitati d'affari di regime.
Oggi, al contrario, l'unica politica civile e democratica percorribile, è una lotta intransigente per mandare a casa il governo più reazionario, fascista, razzista, piduista, mafioso, oscurantista, che la storia dell'Italia abbia mai avuto. Senza se, senza ma.
Chi parla di "amore", ha già venduto la nostra pelle. Amore il cazzo. Io ho amore per la gente che soffre, che non arriva a fine mese, per le coppie che per avere un figlio grazie alla scienza sono costrette ad andare all'estero, a strapagare degli spagnoli o degli americani per una sega e tre ovociti. Ho amore per i migranti che fuggono da guerre civili, torture, fame e miseria per finire nei centri di prima accoglienza, veri lager di stato. Ho amore per i cassaintegrati, per chi perde la casa, il lavoro, per chi vive nell'ansia da debiti. Ho amore per le coppie gay, costrette all'anonimato, a non avere diritti e doveri nel rapporto d'amore con il proprio compagno. Ho amore per tutti coloro che come Cucchi, Bianzino e Aldrovandi sono stati pestati a morte da uomini dell'"ordine" dalla vocazione criminale e fascista e non hanno giustizia da questo stato che copre e assolve chi dovrebbe difenderci e invece assassina i nostri figli e i nostri genitori.
Non ho invece amore per Berlusconi, per Casini, per La Russa e Gasparri, per quel guerrafondaio padano di Bossi e i suoi bravi in camicia verde (cambia il colore, ma non la sostanza della merda), gli scherani leghisti. Non ho amore neppure per i politici di "sinistra", che impestano come classe politica le istituzioni da decenni. Che parlavano di polizia internazionale e facevano la guerra durante il governo D'Alema, che ce la vendevano come azione giusta, mentre gli aerei NATO andavano a bombardare i civili nella ex-Yugoslavia. Amore. Amore il cazzo. Fate tutti schifo.
Con un aggravante. Che i governanti che parlano d'amore e dicono che Di Pietro e Travaglio istigano all'odio e sono dietro l'azione di Tartaglia e la bomba "anarchica", istigano a delinquere dal Parlamento, con le frasi da mafioso del tesserato P2 Cicchitto.
L'amore è solo nel loro contesto. Si vogliono tutte bene le merde. L'amore descrive l'ambito oltre il quale la critica politica, civile o meno, non è ammessa. Vogliono fare i loro giochini, farli per i cazzi loro e avere il consenso da noi.
Sarà meglio invece che si riaffermi nei contesti sociali del paese una sana critica politica a questo inciucio devastante, un diritto di cronaca senza bavagli. Amore e odio sono categorie non della politica, ma del loro teatrino, dei loro salotti, della loro share.
Il paese reale è un'altra cosa.

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