giovedì 12 novembre 2009

EMBE'? LA CRIMINALITA' SPUDORATA DEL REGIME


In un paese civile, una carica dello Stato che viene anche solo minimamente sospettata di collusione con la camorra, va a casa. Io non condanno Cosentino, il sottosegretario del PdL, candidato (sembra non più) alle regionali della regione Campania. E' compito dei giudici accertarne la colpevolezza. E un imputato è innocente fino all'ultimo grado di giudizio. Ma io parlo di interesse da parte dei partiti politici di proporre ai cittadini personaggi di indubbio valore morale e onestà. Indubbio. Quando il dubbio c'è, un partito, se è un partito di gente per bene (e non di cosa nostra), destra o sinistra che sia, dovrebbe essere il primo a prendere provvedimenti. A riabilitare c'è sempre tempo.
Quando però a dominare sono interessi poco chiari, malaffare, appalti, parole date a cosche e sistemi campani, collusioni, necessità di non allargare falle verso indagini, l'atteggiamento è proprio quello di negazione dell'evidenza, di copertura a priori, sino ad arrivare alla cultura dell'arroganza. Non lo dicono apertamente, i satrapi del regime berlusconiano, Capezzone in testa, ma si sta facendo strada un atteggiamento che vive come implicito nelle posizioni ufficiali riassumibile in una parola: EMBE'?
Un atteggiamento che poi si riproduce a cascata in tutti i gli apparati dello Stato. Se non fosse per la parte sana del medesimo, che apre inchieste e ricerca la verità, Stefano Cucchi sarebbe caduto dalle scale o sarebbe morto per droga, come ha avuto l'arroganza spudorata di dire un personaggio che fa guadagnare molto il fratello proprio sulla droga: il ministro Giovanardi, che specula su un ragazzo assassinato, sulla pelle di una famiglia.
Questa è la lebbra che alberga nelle istituzioni, ammorbate e inquinate da personaggi che sono lì per fare affari e per far fare affari a cordate di ogni genere, fino a quelle criminali della mafia o della camorra.
Casi come quello di Cucchi, Aldrovandi, Bianzino, Rasman, la corruzione dilagante, le associazioni mafiose dentro le istituzioni e l'economia (100 aziende legate alla 'ndrangheta calabrese scoperte a Milano)... tutte cose che sono normalità perché personaggi come Cosentino e Giovanardi sono sottosegretari e ministri. Questa è la realtà del paese. Non è un fatto di destra o sinistra. Anche Bassolino dovrebbe spiegare alla magistratura tante cose. Il PD dovrebbe spiegare perché in un giorno in un paese della Campania si iscrivono in seimila, perché in certe zone ci sono più iscritti che votanti. Chi sono i capibastone che hanno dato via libera a Bersani?
Ciò è la dimostrazione che con questi partiti non ci può essere alcun cambiamento.

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