domenica 1 novembre 2009

A SENSO UNICO/1

Avete mai visto delle forze di polizia sgomberare a bastonate un palazzo costruito abusivamente da qualche politico o padronazzo di turno? Questa pratica viene portata avanti da sempre, solo contro i centri sociali. Quella del bastone è una metodologia per risolvere il problema degli spazi di socialità adottata in modo bipartisan, a destra come a "sinistra". Quello che è accaduto ieri a Catania, lo sgombero del Centro Sociale Experia, (vedi qui: http://www.youtube.com/watch?v=y8soF7fkrhk) non è tanto diverso dagli sgomberi fatti dalla ex  giunta di centro"sinistra" di Cofferati qui a Bologna. Tanto che, quando il cremonese preso in prestito alle due torri si è sciacquato dai coglioni per andare a scaldare il culo a Bruxelles, siamo stati in tanti ad aver festeggiato l'avvenimento. E non certo solo autonomazzi duri e puri. Per questo, le dichiarazioni degli esponenti del PD catanese, sulla ricerca di soluzioni mediate, fanno ridere per non piangere. Sono penose.
La questione è molto semplice. C'è chi occupa e rapina gli spazi e le risorse del paese, a svantaggio della collettività, per fini privati, leggi: i comitati d'affari che imperversano nel paese, da quelli legali a quelli mafiosi. Chi specula con gli appalti, chi cambia destinazioni d'uso ungendo le ruote giuste, tutti quasi sempre impuniti. Chi usa il bene pubblico per fini corruttivi. E invece c'è chi si riappropria del bene comune per sottrarlo a questi fini e creare momenti di socialità e di aggregazione. Da che parte stare? Per me la risposta è molto semplice. C'è un filo che lega esperienze come la lotta dei lavoratori, come quelli della INNSE, per citare il caso più eclatante, e le lotte sociali sul territorio per liberare spazi dall'alienazione, dalla merda che ci stanno imponendo: tutti a casa, zitti, a guardare le loro TV. E' che storicamente chi possiede poco, le proprie braccia da impegnare in un lavoro che dia il pane quotidiano, chi non ha ville e yacht, soldi in Svizzera e ville ad Arcore, o barche in Puglia, tende a difendere spazi e posti di lavoro, tende a socializzare le risorse comuni. Un'analisi di classe, sui comportamenti di classe, è molto meno difficile di quanto la possano porre i teorici del marxismo chiacchierone.
Chi mi legge in questo blog, anche se non frequenta centri sociali (non lo faccio neppure io, non è il mio posto, preferisco fare altre cose...), non può negare questo dato di fatto. Il popolo di sinistra, quello - passatemi il termine - PROLETARIO (cazzo! l'ho detto), quando si muove socializza. E' un'antica abitudine della sinistra che io francamente manterrei. E' poi quello che facevano i nostri padri, quando col fazzolettino rosso o blu, scendevano dal Monte Rosa per andare a Milano, a dar man forte ai lavoratori che difendevano le fabbriche dalla furia di un esercito nazista in rotta. Lo cogliete il filo rosso? Quella di allora, come dell'Experia di oggi e di tante altre realtà sociali sono LOTTA DEMOCRATICA contro un potere politico sempre propenso a usare un peso e due misure (chissà perché, nè?).
Credo che uno dei discrimini tra una buona politica di sinistra e una attenta solo agli interessi di banchieri amici, passi da qua.

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