mercoledì 30 marzo 2011

LA TOPPATA DI PIETRO.

Ho avuto da sempre una grande considerazione, un profondo rispetto per Ingrao, vero combattente della causa degli oppressi, uno degli ultimi comunisti veraci.
Però Nell'intervista rilasciata a l'Unità di oggi (qui), per il suo compleanno, poteva risparmiarci delle considerazioni piuttosto superficiali sulla crisi libica.

Il nostro padre virtuale della sinistra marxista dopo il PCI, ha giustificato l'intervento della NATO perché Gheddafi è un mascalzone... E via con accostamenti con la lotta al nazifascismo.

Solo due cose. La prima questo accostamento è del tutto fuorviante: gli alleati durante la seconda gueerra mondiale lottavano contro un nemico su scala planetaria: nazismo e imperialismo nipponico in primis con l'alleato fascista italiano, Mussolini. Gheddafi è un tiranno sanguinario del suo popolo, ma non sta certo mettendo a repentaglio il pianeta. Non ha attaccato i paesi europei, la Russia a est, non è sbarcato in Africa. Lì ci vive e lì ci resta. Quindi questo accostamento può essere forse di natura morale, non certo politica. Ma non è neppure morale, poiché USA e NATO non hanno in alcun modo una funzione progressista e democratica, soprattutto fuori casa.
Gli stessi regimi che ora crollano, sono quelli che i signori della guerra hanno sostenuto ben consapevoli dei totalitarismi con cui facevano grassi affari.

Quindi, seconda cosa. Ancora una volta, il pacifismo del no alla guerra senza se e senza ma, rappresenta la sola scelta strategica di una vera opposizione politica, di classe, sociale, in specifico di sinistra e marxista a questo sistema economico-sociale e alle sue forme politiche, che riproducono solo guerre e tensioni sociali. Per una cosa ben banale che Ingrao conosce molto bene: il profitto.

Pietro, stavolta hai toppato. Detto questo, tanti auguri, grande vecchio!

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