mercoledì 29 dicembre 2010

DAI PESTAGGI SUI PASTORI SARDI ALL'ACCORDO DI MIRAFIORI. E IL PD DOV'E'?


No, i PD non se ne rendono proprio conto. Non si rendono conto che stiamo scivolando verso una forma inedita di fascismo. Fassino il cretino, che guarda invece della luna il ditino, sostiene candidamente che lui voterebbe l'accordo a Mirafiori, concedendo che "l'azienda deve avvertire la responsabilita' di compiere atti per favorire un clima piu' disteso" (Ag. ASCA).
Ma ti rendi conto idiota, che escludere un sindacato perché non firma un accordo è un involuzione autoritaria, un attacco alla democrazia sindacale e alla democrazia più in generale?!
Ma come sei messo! Ma neanche il peggiore laburista di destra glisserebbe sul cuore della questione!

La portata dell'attacco che Marchionne e la sua squadra di azionisti pescecani sta portando ai diritti sindacali dentro la Fiat va oltre i confini mentecatti dei profitti di famiglia: avrà ricadute su tutto il mondo del lavoro. Fa da contraltare all'atteggiamento del governo verso il diritto di manifestare sancito dalla nostra Costituzione: se a Natale si fanno sentire i pastori, bisognerà pure suonarli a manganellate mentre scendono dal traghetto, sequestrare loro e le loro famiglie e rispedire tutti sull'isola dei quattro cecati, a mangiare l'erba secca delle pecore, reprimendo non una manifestazione, ma la sola intenzione di farla. Questo accade nel fascismo, non in un paese democratico!

Questa è la situazione. E Vendola fa bene a porre la questione Fiat come questione dirimente la coalizione del centro-sinistra. Perché se dentro una coalizione cani e porci si può storcere il naso davanti a chi plaude a un sindacalismo calabraghe, che accetta condizioni di lavoro e di vita in fabbrica più pesanti, non si può accettare un sindacalismo appendice di governo e Fiat che demolisce la democrazia in fabbrica, che accetta l'espulsione di un sindacato, che firma accordi di parte, che fa referendum solo indetti dalla Fiat e quando tira il culo alla Fiat!
Esiste un limite al mangiar merda.

Credo che esistano tutte le condizioni per tornare a una lotta operaia che crei grosse difficoltà alla produzione. E che faccia cacare in mano un bel po' di lecchini gialli e di loro mandanti. Visto che questi signori danno così poco valore ai diritti democratici, fargli sentire un po' i morsi della democrazia diretta e dal basso, mi sembra ormai inevitabile.

Nessun commento:

Posta un commento