domenica 5 dicembre 2010

SERI RISCHI PER LA DEMOCRAZIA


Dopo le esternazioni del pitreista Denis Verdini, coordinatore nazionale del PdL, il suo "me ne frego" di fronte alle prerogative costituzionali del capo dello Stato, diviene molto chiaro cosa sta per accadere in Italia.
Anche le liste di proscrizione sui "traditori", apparse sul giornale del cavaliere, la dicono lunga.
Si affilano le armi per lo scontro decisivo. E il 14 accadrà che quella parte di centro-destra all'opposizione, insieme ai transfughi finiani, ai peones che abbandonano la nave come topi dell'ultim'ora, insieme a Pd e IdV, sfiducerà il governo.
E poi accadrà qualcosa di oscuro. Berlusconi mobiliterà tutte le sue truppe in uno scontro politico-sociale dal sapore golpista. Non se ne andrà senza rumore, questo lo ha capito anche Bersani, che si appella alla difesa della democrazia.
Sarà un Natale nero. Ce ne sono tutti gli ingredienti, le condizioni.
La consegna dei post-fascisti, dei secessionisti degli ex-piduiti e dei pitreisti è una sola: boia chi molla.

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