giovedì 23 dicembre 2010

FINALE CON I BOTTI

Dopo le esplosioni di incazzatura sociale di studenti, ricercatori, aquilani, precari, cittadini, lavoratori e quant'altri, puntuali come agenti delle tasse: la bomba disinnescata al Comune di Roma e i pacchi bomba alle ambasciate del Cile e della Svizzera. Insomma, un bel finale coi botti. Dopo botti democratici, delle proteste sociali, come orologi svizzeri arrivano i botti di chissachi. Il tanfo di servizi è forte.

Già si sta preparando il clima di inizio anno. Dopo le proposte superfasciste del mazziere e re magio Gasparri, d'altronde il silenzio sociale per ogni dittatore è d'oro, mancano l'incenso e la mirra dei provocatori di sempre.
Se Berlusconi non cade, ne vedremo delle belle. Il rischio per la tenuta delle nostre istituzioni democratiche è grande. E sembra che le anime belle del PD non se ne rendano conto. Troppo intenti a indebolire il terzo polo con le loro richieste demenziali di fronte comune a Fini e Casini.

La società civile, che oggi è tutta nella protesta sociale contro l'autoritarismo e le misure antipopolari che il governo sta cercando di far passare, resta sola con tutto il suo potenziale di mobilitazione, senza sponde politiche serie e adeguate. C'è una parte di società che non è rappresentata, ascoltata, organizzata su un progetto concreto di uscita da questa crisi politica che rischia di rendere ancora più drammatica la crisi strutturale economica.

Ha detto bene Cacciari, definendo questa crisi una crisi di sistema. Ma detto questo, ci si continua a comportare politicamente come se non fossimo in una situazione di eccezionalità, senza capire che uno sbocco per forza di cose ci sarà dopo questo stallo culminato nel 14 dicembre. Il paese da qualche parte dovrà pur andare, ma la direzione che sta prendendo non mi dice nulla di buono.
Un paese dove le aziende che possono riprendere a produrre per un rialzo delle commesse, ma devono lo stesso chiudere e lasciare a casa dei lavoratori per debiti da INPS, è un paese malato, con delle classi dirigenti deliranti, incapaci. Con ministri dell'economia che hanno il solo ruolo di tutelare un sistema creditizio marcio e inutile per il paese.
Non saluterò la dipartita di Padoa Schioppa come quella di un luminare delle scienze economiche.

Io tutto sommato, i botti me li auguro. Ma quelli salutari di un'opposizione sociale che vada a scardinare i poteri corrotti delle consorterie nera, bianche o rosse, che ci hanno guidato sin'ora.


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